Linee guida per l’alimentazione oncologica

alimentazione oncologica

Una sana alimentazione è uno strumento essenziale per la nostra salute. Un regime dietetico equilibrato non solo garantisce un apporto di nutrienti in grado di soddisfare i fabbisogni del nostro organismo ma fornisce anche sostanze che svolgono un ruolo protettivo e preventivo nei confronti di numerose malattie, tra cui i tumori.

Sono numerosi gli studi in cui si accerta che il consumo di cereali integrali e verdure ci protegge dallo sviluppo di tumori mentre l’assunzione di troppi zuccheri, troppi cibi industrialmente raffinati e troppa carne alimenta queste patologie.

Ma quali sono invece gli effetti dell’alimentazione sulla progressione dei tumori?

 

Il rapporto tra alimentazione e tumori

È ormai appurato che condizioni di sovrappeso e di sedentarietà accrescono le probabilità di ammalarsi di cancro, oltre che di diabete e patologie cardiovascolari. Da un eccesso di grasso scaturiscono livelli più alti nel sangue di insulina, glucosio, fattori dell’infiammazione e fattori di crescita. Attraverso vari meccanismi, questi fattori stimolano la proliferazione cellulare. Se risultano in eccesso si tramutano quindi nel terreno ideale per la moltiplicazione delle cellule tumorali, favorendo la crescita della malattia e aumentando il rischio di recidive.

 

La corretta alimentazione per prevenire i tumori anche a tavola

Una dieta sana non costituisce solo un’arma di difesa per prevenire l’insorgenza di malattie tumorali. Secondo diversi studi, anche le persone a cui è già stato diagnosticato il cancro possono trarre vantaggi da un’alimentazione salutare ed equilibrata.

La scelta degli alimenti e la loro distribuzione nell’arco della giornata influiscono sul modo in cui i pazienti possono combattere la malattia, fronteggiare gli effetti collaterali dei trattamenti medici (sempre fondamentali) e contrastare lo sviluppo o la ricomparsa del cancro.

Per poter sostenere le terapie oncologiche, aiutando a curare i tumori anche a tavola, è importante:

  • Mantenere bassa la glicemia. Numerosi studi evidenziano come chi presenta livelli glicemici elevati sia più soggetto all’insorgenza di diverse tipologie tumorali, come il tumore della mammella, del cervello e del pancreas. Inoltre, una volta ammalato, chi ha la glicemia alta riscontra una prognosi peggiore. Per mantenere valori bassi, occorre evitare di consumare pane bianco, riso bianco, alimenti realizzati con farine raffinate (00 e 0), dolciumi industriali, zuccheri, sciroppo di glucosio e di fruttosio. È invece consigliabile mangiare regolarmente cereali integrali, meglio se combinati con verdure, legumi, semi e frutti oleosi.
  • Mantenere bassa l’insulina. Vanno evitati tutti i cibi ad alto indice glicemico nonché il latte, anche scremato, e gli alimenti ricchi di grassi saturi, come carni rosse, salumi e formaggi.
  • Mantenere bassi i fattori di crescita. Sono da evitare il latte e i cibi con notevoli quantità di proteine animali. Anche le proteine vegetali vanno assunte con moderazione: ad esempio i legumi, se presenti, devono essere in piccola porzione.
  • Mantenere bassi i fattori di infiammazione. L’infiammazione è favorita dallo zucchero, dai cibi ad alto indice glicemico e da tutti gli alimenti di origine animale, ad eccezione del pesce. Cereali integrali e molti cibi vegetali, soprattutto quelli contenenti grassi omega-3, garantiscono invece un’azione anti-infiammatoria.

 

In una corretta dieta oncologica è inoltre raccomandabile non consumare cibi particolarmente ricchi di poliamine, composti indispensabili alla proliferazione cellulare. Tra questi, ricordiamo i pomodori, le melanzane, i peperoni, le arance e i frutti tropicali.

Con l’alimentazione si può intervenire efficacemente anche sugli effetti collaterali derivanti dai trattamenti oncologici. La nausea è uno dei più comuni e riguarda quasi il 70 per cento dei pazienti che si sottopongono a chemioterapia. Prima di ricorrere ai medicinali, un supporto nella riduzione di questo sintomo può provenire dall’assunzione di prodotti a base di menta o di piccole dosi di zenzero.

Per ridurre la spossatezza l’American Cancer Society suggerisce invece di puntare su cibi integrali, legumi e fibre con un po’ di olio extravergine di oliva che permettono di mantenere livelli di energia stabili nel tempo. Per gli spuntini, gli esperti americani consigliano di mangiare qualche noce, mandorla o nocciola oppure una porzione di frutta essiccata, cibi che contengono magnesio e aiutano così a combattere la stanchezza.

Ma sono molti altri gli accorgimenti adottabili sul fronte alimentare per aiutare l’organismo a rispondere positivamente alle cure, riducendo il rischio di recidive oltre che gli effetti collaterali delle terapie oncologiche.