Il cronotipo gufo: cos’è e qual è il suo metabolismo

Cronotipo gufo e alimentazione - nutrizionista a Milano Papavasileiou

Alcune persone tendono a essere già produttive al mattino presto, mentre altre si sentono piene di energia di sera e nelle ore notturne. Queste particolari caratteristiche vengono definite “cronotipo”.

Il cronotipo si basa sul nostro bioritmo, che a sua volta ha un’influenza diretta sul nostro metabolismo, sull’attività dei nostri organi e sulla nostra facoltà di concentrazione.

I due cronotipi più noti prendono il nome dal mondo degli uccelli: l’allodola e il gufo; molte persone, tuttavia, sono tipi misti.

Il cronotipo allodola corrisponde a quei soggetti che si svegliano molto presto al mattino, senza fare particolare fatica, e percepiscono di avere il massimo livello di energie nella prima metà della giornata.

Queste persone avvertono un calo di forze all’approssimarsi della sera, soprattutto dopo cena.

Il cronotipo gufo corrisponde, invece, all’opposto della persona allodola.

 

Cronotipo gufo: le caratteristiche

La persona gufo fatica ad alzarsi la mattina e solitamente finisce per fare le ore piccole, addormentandosi in tarda nottata. Appena sveglio dimostra difficoltà di concentrazione e di produttività.

La sera e la notte rappresentano, infatti, i momenti in cui si sente più attivo. Le peculiarità riscontrabili in questo cronotipo sono dovute essenzialmente alla difficoltà di prendere sonno e al fatto di dormire poco.

Metabolismo del cronotipo gufo

Il cronotipo gufo si contraddistingue per una irregolarità del ritmo sonno/veglia, da cui scaturisce un peggioramento della qualità di vita e del senso di benessere.

La persona gufo tende, generalmente, a essere più sedentaria e a svolgere minore attività fisica. Inoltre, questo cronotipo evidenzia errate abitudini alimentari: chi ama restare sveglio fino a notte fonda, tende a mangiare in maniera disordinata e non salutare, consumando maggiori quantità di soft drinks, alimenti grassi e cibi zuccherati.

Dimostra, inoltre, abitudini voluttuarie negative, come il vizio del fumo e dell’alcool.

Secondo la più recente letteratura scientifica, queste consuetudini sembrerebbero invece meno diffuse tra i soggetti che appartengono al cronotipo allodola che, a quanto pare, trascorrono le proprie giornate in modo più naturale, ovvero in maggiore armonia con il proprio orologio biologico.

Come riscontrato in una review di precedenti studi internazionali condotta alla Northumbria University, il cronotipo gufo risulterebbe così maggiormente esposto al rischio di manifestare disturbi cardiovascolari e diabete di tipo 2.

Secondo gli esperti, la maggiore incidenza di tali malattie nella “popolazione gufo” deriverebbe non solo dalla tipologia di alimenti ingeriti ma anche dalla sregolatezza dei pasti: i nottambuli, infatti, saltano spesso la prima colazione e tendono a fare meno pasti del dovuto ma più abbondanti.

Hanno, inoltre, la consuetudine di cenare tardi la sera, influenzando il modo in cui il glucosio viene metabolizzato dall’organismo: in condizioni normali, infatti, la quantità di glucosio declina progressivamente nell’arco della giornata, raggiungendo il livello più basso durante la notte; cosa che non avviene nel cronotipo gufo in cui i livelli salgono proprio nel momento in cui si appresta a dormire, a causa dell’errata abitudine a cenare in orari tardi.