Rischio di tumore al colon in aumento esponenziale tra i trentenni

L’incidenza di tumore al colon-retto è in forte aumento tra i giovani nati tra gli anni 80 e 90. Lo afferma un importante studio condotto dai ricercatori dell’American Cancer Society di Atlanta, pubblicato sulla rivista Journal of the National Cancer Institute.

La ricerca ha evidenziato che i nati negli anni 80 e 90 hanno un rischio tra due e quattro volte più alto rispetto ai nati negli anni 50: 3 diagnosi su 10 riguardano pazienti di età inferiore ai 55 anni.

Lo studio ha esaminato 490.305 casi di pazienti con tumore al colon di età pari o superiore ai 20 anni tra il 1974 ed il 2013. Dall’analisi, è emerso che dopo un periodo di flessione, il tasso di incidenza è tornato a crescere nella fascia di età 20-39 a partire dalla metà degli anni 80 e nella fascia 40-54 a partire dagli anni 90.

I ricercatori, hanno osservato che le persone nate negli anni 80-90 hanno un rischio doppio per il cancro al colon e quadruplo per il cancro al colon-retto rispetto alle persone nate negli anni 50.

Dopo la raccolta e la revisione di tutti i dati forniti dal programma Surveillance, Epidemiology and End Results (Seer), è stato possibile affermare che il livello di insorgenza è aumentato ed è ora equiparabile a quello delle persone nate a fine 1800: per questo è fondamentale avviare programmi di prevenzione primaria che comprendono campagne educative mirate sia al pubblico che ai medici in modo da ridurre ritardi diagnostici ed educare la popolazione verso uno stile di vita sano.

Il tumore al colon è altamente influenzato dallo stile di vita e dalla dieta. Nella letteratura scientifica è stato riportato, più volte, che una dieta povera di fibre e ricca di proteine di origine animale, ferro eme e grassi aumenta notevolmente il rischio di sviluppare questa tipologia di tumore.

Nel 2007, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (World Cancer Research Found), in collaborazione con l’American Institute of Cancer Researc (AIRC), ha effettuato un lavoro di revisione di tutti gli studi scientifici inerenti il rapporto tra l’alimentazione ed i tumori stilando un decalogo con le raccomandazioni orientate ad uno stile di vita sano per la prevenzione dei tumori:

  • mantenere il peso forma per tutta la vita;
  • mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni;
  • limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate;
  • basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di origine vegetale: cereali integrali, legumi, frutta, semi oleosi, verdure;
  • limitare il consumo di bevande alcoliche;
  • limitare il consumo di carni rosse (compreso carni ovine, suine, bovine) ed evitare il consumo di carni conservate (carni in scatola ed insaccati), per le quali non si può dire che esista un limite al di sotto del quale non esistano rischi;
  • limitare il consumo di sale e di cibi conservati sotto sale. Evitare cibi contaminati da muffe (in particolar modo cereali e legumi): assicurarsi quindi del loro buono stato di conservazione ed evitare di riporli in ambienti caldi ed umidi;
  • assicurarsi un apporto sufficiente di nutrienti attraverso una dieta varia;
  • allattare i bambini al seno per almeno 6 mesi;
  • nei limiti degli studi attualmente disponibili, sulla prevenzione delle recidive, le raccomandazioni valgono anche per chi è già stato malato.

 

Per approfondire: https://academic.oup.com/jnci/article/3053481/Colorectal